L'estate, anche questa, è carica di ricordi di giornate calde, spensierate e passate, e di serate tiepide e felici.

Sono cresciuto in una piccola cittadina del Midwest, dove uscivo di casa dopo colazione e rientravo quando le campane della chiesa ci annunciavano che era ora di cena.

Mia madre era beatamente ignara delle nostre attività.

Niente cellulari, niente "appuntamenti di gioco", niente social media.

Dubito che questo mondo esista ancora, ma quei ricordi continuano a scuotermi l'anima.

Non posso fingere che il mondo sia lo stesso di allora; quello era un tempo e un luogo. Ma più di questo, era una libertà da quelle preoccupazioni e ansie che permeano il nostro presente.

Tranne... Non lo era.

Ero un bambino cresciuto non troppo lontano dai disordini che sconvolsero il nostro Paese nel 1967-69. Ripensandoci, sono sicuro che i miei genitori erano preoccupati... persino spaventati... per il mondo che ci aspettava, i loro figli. Proprio come noi lo siamo per i nostri figli.

C'è un concetto in psicologia chiamato "miopia temporale". È l'idea che ciò che sentiamo e sperimentiamo in questo momento è come è sempre stato e sempre sarà. Una specie di nostalgia al contrario.

Ciò che volevo condividere con tutti voi, la mia comunità, è che questi tempi sono temporanei. Arrivano... e se ne vanno.

Lo hanno sempre fatto... abbiamo visto di peggio. Guerre, depressioni, assassinii e rivolte.

Ritorniamo sempre al centro sano.

Lo facciamo, credo, restando fedeli ai nostri ideali e tenendoci stretti alle verità che ci sostengono in questi tempi. Fede, patria, carità, onestà, comunità e dovere tra queste.

Come sempre, siamo qui per servirvi tutti.

Cordiali saluti,

NeuraVite